Avete voglia di un'horchata? | Costa de Valencia Escuela de Español. Valencia, España

Redes sociales

Banderas

Home
Instituto Cervantes Centro acreditado

Avete voglia di un'horchata?

Costa de Valencia explica la horchata

Siamo in pieno luglio e a Valencia, con questo caldo, abbiamo tutti voglia di una horchata rinfrescante con i fartons. Perché sì, a Valencia, oltre alla nota paella, abbiamo anche altre delizie gastronomiche caratteristiche della nostra terra, tra cui l'horchata (orxata in valenciano) è una delle più note.

Si tratta di una bevanda dolce a base di tigernuts schiacciati mescolati con acqua e zucchero, che si può odiare o amare. Si beve di solito in estate, quando fa caldo, in tre modi diversi: liquido, misto o granizada ed è solitamente accompagnato da dolci chiamati fartons, una sorta di lunga focaccia bianca che si immerge nella bevanda.

Se avete l'opportunità di visitare la nostra città e volete provare queste prelibatezze, vi consigliamo di andare ad Alboraya, la città dove sono tipiche e che si trova vicino a Valencia. Ci sono molte horchaterias famose, come Daniel, dove sono passati personaggi famosi come Salvador Dalí.

Se cercate su Internet l'origine dell'horchata, vi imbatterete sicuramente nella famosa leggenda secondo cui una ragazza offrì questa bevanda a Jaume I (conquistatore e fondatore di Valencia) che pensò che fosse latte e, dopo averne bevuto un sorso, esclamò: "Açò no és llet, açò és OR, XATA" (in spagnolo: "Esto no es leche, esto es oro, chata") È una storia molto simpatica e molti valenciani la ritengono vera, pensando che l'origine della parola valenciana faccia parte di un gioco di parole.

Se andiamo all'etimologia e al dizionario, troviamo la prima sorpresa: l'horchata è una bevanda a base di noccioline o altri frutti, schiacciati, spremuti e mescolati con acqua e zucchero. Quindi, anche se a noi valenciani può sembrare inconcepibile che l'horchata sia fatta con altri frutti, la realtà è che la più antica ricetta di horchata della storia è fatta con le mandorle. La teoria più plausibile è che la parola horchata derivi dal participio italiano "orzata", che a sua volta deriva dal latino "hordeata" (fatta con orzo: orzo), anche se con il passare del tempo l'orzo è stato sostituito da altri ingredienti vegetali come cereali, tuberi, mandorle, riso, ecc.  Così, alle sue origini, l'horchata era un'acqua d'orzo di colore scuro.

Anche sull'origine del tigernut ci sono controversie, in quanto alcune teorie sostengono che sia stato introdotto dagli arabi e altre che sia una pianta selvatica; e sebbene non sia chiaramente documentato, è difficile credere che, come dice un'altra leggenda, il tigernut sia approdato nel comune di Alboraya dodici secoli fa, quando gli arabi ne trasferirono la coltivazione dalla remota regione di Chuf (Sudan) alle terre levantine, in quanto è documentato che gli stessi arabi confondevano per lo più carici e tigernuts.

Infine, il primo riferimento al "latte di tigre" nella storia risale al 1762. Si ritiene che all'epoca ingredienti come le mandorle (molto più costose delle tigri) siano stati sostituiti da quest'altro tubero che ha reso questa ricca bevanda accessibile a tutti e giunta fino ai nostri giorni.
 

Tags: 

Artículos relacionados